Drenanti: tra mito e realtà. Quando servono davvero e cosa sapere se fai sport

Pubblicato da Dott.ssa Francesca Zoccai il

La stagione calda e l’avvicinarsi della “prova costume” coincidono ogni anno con l’impennata di un certo tipo di prodotto in farmacia: i drenanti. Bevande, integratori, stick concentrati o infusi promettono gambe leggere, addome sgonfio e un generale “effetto detox”. Ma funzionano davvero? E, soprattutto, hanno senso se si pratica sport come la corsa?

In questo articolo approfondiamo:

  • Cos’è davvero un drenante e cosa non fa

  • Quando è utile (e quando no)

  • Gli ingredienti più efficaci

  • Il rapporto tra drenanti, corsa e ritenzione idrica

  • Come usare i drenanti in modo corretto e consapevole


Cosa significa “drenare”? Una parola, tanti fraintendimenti

Nel linguaggio comune, “drenare” è spesso sinonimo di “dimagrire” o “sgonfiare”. In realtà, drenare significa favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso presenti nei tessuti corporei, soprattutto a livello sottocutaneo, e migliorare il microcircolo venoso e linfatico.

Questa ritenzione può essere dovuta a diversi fattori:

  • squilibri ormonali (es. fase premestruale, pillola anticoncezionale)

  • vita sedentaria o lavoro in piedi

  • clima caldo

  • alimentazione ricca di sodio e povera di fibre

  • predisposizione genetica

  • assunzione di alcuni farmaci

Il drenante, dunque, non agisce sulla massa grassa, ma sui liquidi extracellulari. È una differenza sostanziale che spesso viene ignorata nella comunicazione pubblicitaria.


I drenanti fanno dimagrire?

La risposta breve è no. La perdita di liquidi può far calare temporaneamente il peso sulla bilancia, ma non intacca la massa grassa. Questo può essere motivante, ma deve essere inquadrato nel giusto contesto.

È importante sapere che un drenante non sostituisce dieta, attività fisica né un corretto stile di vita, ma può diventare un alleato in momenti specifici.


Quando usare un drenante può avere senso

Un drenante può essere utile:

  • all’inizio di un percorso alimentare, per contrastare la ritenzione iniziale

  • in caso di gambe gonfie e stanche, soprattutto in estate

  • in presenza di sindrome premestruale con ritenzione evidente

  • se si assumono farmaci che inducono edema

  • dopo periodi di inattività prolungata (es. post-intervento, viaggi lunghi)

In questi casi, l’associazione con una buona idratazione e movimento costante è fondamentale: un drenante senza acqua e senza movimento non funziona.


Drenanti e sport: cosa sapere se corri

Chi pratica sport regolarmente, in particolare corsa, trail running o HIIT, spesso lamenta gonfiore alle gambe, sensazione di pesantezza o ritenzione nei giorni successivi agli allenamenti più intensi.

Perché succede?

Durante lo sforzo fisico:

  • il sistema linfatico può rallentare temporaneamente il drenaggio

  • si crea una vasodilatazione periferica, soprattutto con il caldo

  • si possono accumulare metaboliti nei muscoli che attirano acqua (es. acido lattico)

Chi corre regolarmente può avere beneficio da un drenante?
Sì, ma solo in casi selezionati:

  • se hai gambe gonfie al termine di allenamenti lunghi o gare

  • se sudi molto ma tendi a trattenere liquidi per scarso equilibrio elettrolitico

  • se noti un calo delle performance legato a ritenzione o gambe pesanti

Attenzione però: non usare drenanti nei giorni di carico o prima di allenamenti intensi, perché aumentare la diuresi in momenti in cui è già alta (es. per sudorazione) può portare a disidratazione e calo del rendimento sportivo.

Inoltre, chi corre deve reintegrare sali e non solo eliminare liquidi: l’uso di drenanti deve essere ciclico e consapevole, mai cronico.


Quali sono i drenanti più utilizzati?

Ecco una selezione di attivi drenanti con una buona documentazione:

Attivo vegetale Azione Indicazioni
Ortosiphon Diuretico naturale blando Ritenzione lieve, uso a cicli
Pilosella Stimola la diuresi, depura Ritenzione, edema localizzato
Meliloto Migliora il ritorno venoso e linfatico Gambe gonfie, capillari fragili
Centella asiatica Rinforza i capillari e stimola la microcircolazione Pesantezza e gonfiore alle gambe
Betulla (foglie) Diuretica e depurativa Uso tradizionale, ben tollerata
Bromelina (ananas gambo) Azione antinfiammatoria e anti-edema Ottima in caso di cellulite o microinfiammazioni
Tarassaco Diuretico e coleretico Utile anche per la digestione lenta

Come scegliere e usare un drenante

  • Forma liquida: spesso preferibile, per la maggiore biodisponibilità e idratazione associata.

  • Durata: cicli brevi (7-20 giorni), seguiti da una pausa.

  • Assunzione: lontano dai pasti e da altri farmaci, preferibilmente al mattino.

  • Acqua: mai meno di 1,5–2 litri al giorno mentre si assume un drenante.

  • Non associarlo ad altri diuretici, compresi farmaci o integratori a base di caffeina, tè verde o guaranà, per evitare eccessiva diuresi.


Quando NON usare un drenante

Evita l’uso (senza consulto medico) se:

  • soffri di ipertensione non controllata

  • hai problemi renali, cardiaci o epatici

  • sei in gravidanza o allattamento

  • prendi diuretici, ACE-inibitori o FANS

  • hai una pressione bassa o tendenza a crampi muscolari


 In conclusione: drenanti sì, ma solo se servono davvero

I drenanti non sono il nemico, ma nemmeno l’elisir magico.

Possono aiutare in determinati contesti, se selezionati con criterio e usati per brevi cicli, affiancati a movimento, acqua e alimentazione bilanciata.

Nel caso della corsa e dello sport in generale, vanno usati con maggiore cautela, per evitare effetti controproducenti su idratazione e performance.


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