Clorexidina: Un Alleato per la Salute Orale, ma Attenzione alle Macchie sui Denti

Pubblicato da Dott.ssa Francesca Zoccai il

Clorexidina: Un Alleato per la Salute Orale, ma Attenzione alle Macchie sui Denti

La clorexidina è uno dei più efficaci antisettici utilizzati in odontoiatria per il trattamento e la prevenzione di gengiviti, infezioni orali e nel supporto alla guarigione dopo interventi chirurgici. La sua capacità di eliminare batteri e controllare la formazione della placca è ben documentata. Tuttavia, un effetto collaterale noto e spesso indesiderato del suo utilizzo è la comparsa di macchie sui denti.

In questo articolo, esploreremo perché la clorexidina macchia i denti, il meccanismo dietro questa pigmentazione e come prevenirla o gestirla.


Cos'è la clorexidina e come agisce?

La clorexidina è un antisettico ad ampio spettro che agisce contro batteri, funghi e alcuni virus. Funziona distruggendo la membrana cellulare dei microrganismi, impedendone la proliferazione. È spesso presente in collutori a concentrazioni variabili (0,05% - 0,20%) ed è considerata il "gold standard" per il controllo della placca e delle gengiviti.

Il suo successo clinico deriva anche dalla sua "sostantività", ovvero la capacità di aderire alle superfici orali (denti, gengive, lingua) e rilasciare lentamente il principio attivo per un effetto prolungato.


Perché la clorexidina macchia i denti?

Nonostante i suoi benefici, uno degli effetti collaterali più comuni dell'uso della clorexidina è la formazione di macchie marroni o giallastre sui denti e altre superfici orali. Ecco il meccanismo dettagliato dietro questo fenomeno:

1. Legame con le superfici dentali e la placca

La clorexidina, essendo una molecola con carica positiva, si lega fortemente:

  • Alla pellicola acquisita, un sottile strato proteico naturale che ricopre i denti.
  • Alla placca dentale non rimossa, ovvero l’accumulo di batteri e residui alimentari che si depositano sui denti.

Questo legame favorisce la ritenzione di sostanze pigmentate presenti nella bocca.


2. Reazione con i composti pigmentati

La clorexidina interagisce con alcuni composti colorati (soprattutto polifenoli e tannini) presenti in alimenti, bevande e nei sottoprodotti batterici:

  • Polifenoli e tannini: Sono presenti in tè, caffè, vino rosso, succhi di frutta scura e alcune spezie come il curry.
  • Metaboliti batterici: I batteri della placca producono composti che, reagendo con la clorexidina, possono formare pigmenti scuri.

Queste interazioni chimiche generano macchie visibili, che si accumulano sulla superficie dei denti e sulla placca.


3. Accumulo di pigmenti nella placca

La placca, se non rimossa adeguatamente con spazzolamento e filo interdentale, diventa un substrato ideale per l’adesione di pigmenti. La clorexidina, legandosi alla placca, amplifica l'accumulo di queste sostanze colorate.


Fattori che aumentano il rischio di macchie

Non tutte le persone che usano clorexidina sviluppano macchie visibili. Ci sono però alcuni fattori che aumentano il rischio:

  • Durata del trattamento: L’uso prolungato (oltre 2-4 settimane) aumenta la probabilità di pigmentazione.
  • Igiene orale inadeguata: La placca residua amplifica il problema.
  • Consumo di alimenti pigmentati: Tè, caffè, vino rosso e altri cibi ricchi di tannini intensificano la colorazione.
  • Concentrazione della clorexidina: Soluzioni più concentrate (0,20%) hanno un rischio maggiore rispetto a quelle meno concentrate (0,05%-0,12%).

Come prevenire le macchie da clorexidina

Esistono alcune strategie per ridurre il rischio di macchie durante il trattamento con collutori a base di clorexidina:

  1. Limitare la durata del trattamento:

    • La clorexidina è più efficace se utilizzata per periodi brevi, di solito 1-2 settimane, salvo diversa indicazione del dentista.
  2. Igiene orale accurata:

    • Spazzolare i denti regolarmente, usare il filo interdentale e rimuovere accuratamente la placca aiuta a prevenire l'accumulo di pigmenti.
  3. Evitare cibi e bevande pigmentati:

    • Ridurre il consumo di tè, caffè, vino rosso e spezie coloranti durante il trattamento.
  4. Scegliere prodotti con anti-macchia:

    • Alcuni collutori a base di clorexidina contengono ingredienti aggiuntivi, come ciclodestrine o zinco, che riducono la formazione di macchie.
  5. Effettuare controlli regolari dal dentista:

    • Una pulizia professionale può rimuovere facilmente le macchie superficiali e mantenere i denti sani.

Se compaiono macchie, cosa fare?

Le macchie causate dalla clorexidina sono superficiali e possono essere rimosse con:

  • Pulizia professionale dal dentista o igienista dentale: Questa procedura elimina le pigmentazioni senza danneggiare lo smalto.
  • Prodotti sbiancanti domiciliari: Su consiglio del dentista, si possono utilizzare dentifrici o trattamenti specifici per la rimozione delle macchie.

La clorexidina è un alleato potente nella lotta contro le infezioni orali, ma il rischio di macchie dentali è un effetto collaterale da considerare. Conoscere il meccanismo di formazione delle macchie e adottare le giuste precauzioni può aiutare a sfruttare i benefici di questo principio attivo senza comprometterne l’aspetto estetico.

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